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La giornata mondiale per la trombosi (World Thrombosis Day, WTD) è dedicata alla conoscenza e consapevolezza dell’importanza della trombosi, che è responsabile di svariate malattie cardiovascolari e che rappresenta la causa più importante di mortalità in tutto il mondo (circa il 50% di tutte le morti) e per questo essa è celebrata. Il WTD viene riconosciuto e festeggiato, in tutto il mondo, sin dal 2014. La giornata è stata festeggiata, anche in Puglia, in collaborazione con varie associazioni, tra cui l’APTEA (associazione per la trombosi e anticoagulati) e l’AFT (Accademia Federiciana per la Trombosi e per le scienze cardiovascolari) nel 2014 (Lucera), nel 2015 (Altamura), nel 2016 (Lecce), nel 2017 (Trani), nel 2018 (Barletta). Nel 2019 è prevista la 6^ giornata (13 ottobre), a Matera. La nostra iniziativa è stata riconosciuta parte integrante delle manifestazioni culturali di Matera 2019, capitale europea delle cultura. Il tema, lo slogan, sarà “La thrombose domine toute la pathologie”, che rappresenta il motto dell’APTEA. La giornata vuole fare il punto sulle conoscenze e gli sviluppi negli ultimi anni, nel campo della trombosi attraverso un excursus storico sulla Trombosi, dall’epidemiologia, alla patogenesi, la diagnosi clinica, e agli aspetti tecnologicamente più avanzati per la prevenzione e la terapia con farmaci antitrombotici, che vanno dalla warfarina, all’eparina (incluse le biosimilari), al fondaparinux, ai nuovi anticoagulanti orali (NAO) come Dabigatran, Rivaroxaban, Apixaban ed Edoxaban. Il convegno si struttura come un vero e proprio corso di Formazione per l’Emostasi e la Trombosi. Infatti, la prima parte è dedicata alla fisiopatologia, che mette in evidenza i fattori eziologici e le importanti tappe rappresentate dal Fattore X attivato e dalla trombina che portano alla Formazione della Fibrina che rappresentano il bersaglio da parte delle eparine a b.p.m. e dal Fondaparinux, noti inibitori indiretti del FXa mediati dall’antitrombina e infine da parte dei NAO, inibitori diretti del FXa e del FIIa. La seconda parte è dedicata alla patogenesi della trombosi, rappresentata dalla triade di Virchow, la stasi, l’ipercoagulabilità e la lesione vascolare: la stasi e l’ipercoagulabilità fattori più importanti nel tromboembolismo venoso (TEV) e nella Fibrillazione atriale (F.A.), mentre la lesione vascolare è più importante nel tromboembolismo arterioso (infarto del miocardio, ictus, arteriopatia periferica). La terza parte è dedicata alla diagnosi clinica e di laboratorio e ai D-dimeri (D-D), che sono prodotti della fibrinolisi e ai fattori di trombofilia congenita (per mutazione di inibitori fisiologici) e acquisita (in rapporto a condizioni ambientali e malattie infiammatorie) ed infine, a indagini fisiche, come gli esami ecografici (CUS, ecocolordoppler), TAC, RX torace. La quarta parte è dedicata alle applicazioni appropriate per prevenire la trombosi, attraverso farmaci anticoagulanti iniettivi, come le eparine a basso peso molecolare, l’enoxaparina (anche le recenti biosimilari), la nadroparina e il fondaparinux, analogo sintetico dell’eparina, potente inibitore indiretto del FattoreX attivato, seguito di recente dai nuovi anticoagulanti diretti (NAO),che sono somministrati per via orale come la warfarina. Il 60/70% delle tromboembolie venose possono essere prevenute, se i trattamenti sono ben seguiti, in maniera appropriata e controllata. Se ciò non si verifica e la trombosi emerge con le complicanze emboliche ed ischemizzanti, si passerà alla terapia trombolitica prima e a quella anticoagulante appropriata dopo nelle dosi “terapeutiche” che potranno portare alla rivascolarizzazione. Tale procedura eviterà la mortalità, in seguito a Embolia Polmonare massiva, oppure in seguito a ischemia miocardica(infarto), cerebrale (ictus). Superata la fase terapeutica iniziale, sarà prevista, poi, una strategia di continuità terapeutica sempre farmacologica, con gli stessi farmaci, per prevenire le recidive, le complicanze a distanza, e consentire la ripresa della normalità (prevenzione secondaria). In alcuni casi, potranno verificarsi delle complicanze emorragiche che saranno possibili trattare da antidoti appropriati (Idarucizumab). In casi particolari questi trattamenti antitrombotici potranno anche col tempo determinare delle perdite ematiche e quindi anemie secondarie più o meno gravi, che potranno avere necessità di essere trattate con ferro ed altri preparati eminici. Il convegno si concluderà fornendo strategie volte ad assicurare un cambiamento di stili di vita, attraverso un’alimentazione sana, corretta, tipica la dieta mediterranea, riconosciuta nel 2010, come patrimonio immateriale dell’umanità, capace di prevenire le malattie cosiddette non-trasmissibili (NCD, non-communicable diseases), tra cui le malattie cardiovascolari, le malattie metaboliche (diabete, obesità), alcuni particolari tumori e alcune malattie degenerative-vascolari cerebrali (Parkinson, Alzheimer). La dieta mediterranea, insieme all’opportuna attività fisica, viene raccomandata per il prolungamento della vita media della popolazione, come alcuni dati epidemiologici recenti, hanno potuto dimostrare.

ACCREDITAMENTO ECM

Sulla base del regolamento applicativo approvato dalla CNFC, la Allmeetings Srl (Provider 2828), assegna alla presente attività ECM (2828-269620) Ed. 1 n. 9,0 crediti formativi per n. 100 Partecipanti  MEDICI con qualsiasi specializzazione;  INFERMIERI; BIOLOGI; FARMACISTI; TECNICI SANITARI LABORATORIO BIOMEDICO.

L’assegnazione dei crediti formativi è subordinata a:

• corrispondenza professione/disciplina a quelle per cui l’evento è accreditato;
• partecipazione ad almeno il 90% della durata dell’evento;
• compilazione della scheda di valutazione dell’evento;
• superamento della prova di apprendimento (questionario, almeno 75% risposte esatte).

L’iscrizione al Corso è gratuita ed obbligatoria: è possibile iscriversi accedendo al sito www.allmeetingsmatera.it

Sarà rilasciato attestato di partecipazione.